PRINCIPALI DISTANZE CHILOMETRICHE:MATERA-POTENZA 100 km; MATERA-MONTESCAGLIOSO 19 km
MATERA-METAPONTO 50 km; METAPONTO-POTENZA 112 km

VIAGGIO IN BASILICATA ITINERARIO 1

 

Regione “cuore” dell’Italia meridionale, la Basilicata è un luogo magico ed ermetico, che con i suoi contrasti così evidenti nella natura del territorio dà un’immagine di sé che la rende unica.
Dotata di una sua suggestiva bellezza e di un suo speciale e segreto fascino, possiede località montuose e marine incantevoli. Alle aspre montagne (quali le Dolomiti Lucane), contornate da piccoli paesi simili a presepi e che offrono al turista tranquillità, aria pulita e natura viva, si affiancano le coste ioniche e quelle tirreniche, dai paesaggi profondamente diversi, con spiagge bianche e incontaminate le prime e rocce a picco sul mare le seconde, ma ugualmente affascinanti.
La Basilicata è una regione da scoprire pian piano, immergendosi nella storia antica narrata dalle colonie greche del Metapontino, dai Sassi di Matera, dai Castelli di Federico II di Svezia, da Venosa, città di Orazio, o assaporando gli stupendi paesaggi e godendo della natura incontaminata del Parco Archeologico delle Murge e delle Chiese Rupestri del Materano, del Parco Nazionale del Pollino, del Parco regionale di Gallipoli Cognato.
Il turista potrà, inoltre, ripercorrere la cultura del luogo grazie ai vari parchi letterari, alle tante rappresentazioni storico-teatrali e alle tradizionali manifestazioni folcloristiche e religiose, che gli permetteranno di immergersi in una realtà magica, ripercorrendo il fascino di una storia millenaria.


MATERA: Festa Patronale: Maria SS. della Bruna (2 Luglio)
Situata sull’altopiano delle Murge, a 45 km dalla costa ionica, la città di Matera, patrimonio mondiale dell’UNESCO, offre un panorama ricco di attrattive naturali e culturali. Essa vanta grande popolarità soprattutto grazie ad un’organizzazione urbanistica davvero originale, quella dei Sassi, riconosciuta patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 1993. L’insediamento occupa due anfiteatri naturali, il Sasso Caveoso a sud e il Sasso Barisano a nord, divisi da uno sperone sul quale sorge la Cattedrale di Matera, in stile romanico-pugliese, la cui facciata principale è sovrastata dalla statua della Madonna della Bruna, mentre sui lati vi sono quelle dei Santi Pietro e Paolo, Eustachio. Al suo interno possono essere ammirati importanti affreschi, quali il Giudizio Universale, facente parte della decorazione pittorica del XIII secolo, attribuito a Rinaldo di Taranto. Passeggiando per i Sassi si potrà notare la quantità e la ricchezza di chiese, palazzi ed edifici, scavati nella roccia. Sia nel Sasso Barisano che in quello Caveoso, si trovano i Musei della Civiltà Contadina, che illustrano lo stile di vita della popolazione rurale fino agli anni 50. Da visitare sono anche la Chiesa di San Francesco, risalente alla prima metà del 200, la Chiesa di San Domenico, il Seminario, il Monastero di Santa Chiara, la Chiesa del Purgatorio. Interessante da un punto di vista artistico è il Palazzo Lanfranchi, risalente al 1670, sede del Seminario fino al 1864 e successivamente del liceo Duni , dove insegnò Giovanni Pascoli. Esso ospita la Fondazione Carlo Levi e la Pinacoteca D’Errico. Di interesse artistico sono il Castello Tramontano (XVI secolo), Palazzo sedile, sede del Conservatorio, Palazzo Anselmi, Palazzo Giudicepietro, Palazzetto Santoro. Degni di nota, inoltre, sono il Museo Archeologico Nazionale, che occupa i locali dell ex monastero di Santa Chiara, e il Museo Nazionale di Arte Medievale e Moderna. Nei dintorni di Matera, nella Murgia Materana vi è il Parco delle Chiese Rupestri in cui è possibile visitare circa 130 chiese rupestri, che risalgono ad un periodo compreso tra il VI e il XVIII secolo, fra cui quelle di maggiore interesse artistico sono la chiesetta di Santa Maria Dell’Idris, interamente scavata nella roccia calcarea, e la chiesetta di Santa Lucia delle Malve, la più bella chiesa dei Sassi, ricavata nel XII secolo da una laura basiliana. Tradizionale e caratteristica è la festa popolare del 2 luglio in onore della Madonna Santissima della Bruna. Da giugno a ottobre nelle chiese rupestri della Madonna delle Virtù e di San Nicola dei Greci ha luogo la Mostra Internazionale di Scultura. Lo splendido scenario naturale offerto dalla città di Matera è stato utilizzato anche per effettuare numerose riprese cinematografiche, fra cui The Passion di Mel Gibson, Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini, King David con Richard Gere, La Lupa di Alberto Lattuada e L’uomo delle stelle di Giuseppe Tornatore. Nel Sasso Barisano, vi consigliamo di visitare l eccezionale opera artistica I Sassi in Miniatura dell’artista Eustachio Rizzi, nel Sasso Caveoso, invece, la Casa Grotta Di Vico Solitario, antica abitazione tipicamente arredata

MONTESCAGLIOSO: Festa Patronale: San Rocco (19- 20 Agosto)
La città di Montescaglioso, situata su un colle, offre al turista un bel panorama sulle gravine e verso la valle del Bradano. Da visitare è l’Abbazia di San Michele Arcangelo, decaduta nel Medioevo e ricostruita alla fine del ‘400, che conobbe un periodo di grande splendore dal ‘500 alla fine del ‘700. Al suo interno si possono ammirare un bellissimo colonnato e stupendi cicli affrescati, dipinti dai maggiori artisti della Basilicata. Adiacente all’abbazia è la Chiesa di Sant’Angelo, con cupola cilindrica del periodo rinascimentale e campanile con bifore. Interessante, per le testimonianze di vita contadina che offre, è il Museo Etnografico, collocato all’interno del convento di San Francesco. Degno di attenzione, infine, è il Duomo, dedicato ai SS Pietro e Paolo, ricostruito nel 1823 in stile barocco. Il carnevale e la festa patronale di San Rocco, il 20 agosto, sono manifestazioni importanti del folclore locale. A dicembre, inoltre, si svolge la Sagra delle pettole.

POMARICO: Festa Patronale: San Michele (7-8-9 Maggio)
Sorta su una altura fra i fiumi Bradano e Basento, la cittadina di Pomarico ha origini antichissime, probabilmente risalenti al V secolo a. C. Sovrasta la città il Palazzo Marchesale, o di Donnaperna (XVII-XVIII secolo), di notevole interesse artistico con la sua struttura tipicamente seicentesca è presente una bellissima tela raffigurante “Le nozze di Cana”, risalente al 600. Sede del Museo dell’arte contadina, d’estate esso ospita nel cortile interno manifestazioni teatrali e musicali. Da visitare è la Chiesa di San Michele, la cui facciata è in stile barocco. Al suo interno si possono ammirare alcuni dipinti del maestro olandese Teodoro di Errico, di Pietro Antonio Ferro e del napoletano Andrea Vaccaro. Interessante è il Convento di Sant’Antonio, attualmente sede del Municipio, risalente al XVI secolo. All’interno della chiesa omonima sono conservati un coro ligneo intagliato, opera di Fra Angelo di Laurenzana, un quadro di Pietro Antonio Ferro e, nell’abside, le tele di Domenico Guarino.

FERRANDINA: Festa Patronale: San Rocco (16 agosto)
Immersa fra gli oliveti, Ferrandina si erge su un colle, in posizione dominante sulla valle del Basento. Attivo centro culturale, che diede i natali anche a Domenico Ridola, appassionato studioso della storia della Basilicata, la città è sovrastata dalla torre e dalla mole del Monastero di Santa Chiara, risalente al Seicento e al cui interno l’altare maggiore racchiude un bel tabernacolo in argento cesellato e dipinti della scuola Salimbene del XVIII secolo. Di grande interesse artistico è la Chiesa Madre di Santa Maria della Croce (XVII secolo), dotata di tre cupole in stile bizantino e di portali cinquecenteschi. Al suo interno vi sono una statua lignea della Madonna col Bambino del 1530 e nell’abside le statue lignee di Federico d’Aragona e Isabella. Nei dintorni del paese, da visitare sono le chiese rurali della Madonna della Stella e quella della Madonna dei Mali. Per le vie del paese, infine, si possono ammirare interessanti palazzi privati risalenti al ‘700.

SALANDRA: Festa Patronale: San Rocco (16 agosto)
Sorta su una collina, la città di Salandra domina la valle del torrente Salandrella, offrendo un panorama eccezionale. Interessante per le sue caratteristiche artistiche è il Convento dei Riformati, risalente al XVII secolo, di cui pregevole è il chiostro. Molto bella è soprattutto l’annessa Chiesa di Sant’Antonio, di cui degni di nota sono il portale settecentesco e due sculture in stile romanico rappresentanti dei leoni. Al suo interno si possono ammirare un polittico del XVII secolo attribuito a Frà Simone di Firenze, che raffigura la Madonna con il Bambino, ed un altro polittico, opera di Antonio Stabile, risalente al 1580. All’interno del paese sono visibili le rovine del Castello, risalente al XII secolo, di cui rimangono le mura e due arcate.

IRSINA: Festa Patronale: Sant’ Eufemia (15-16-17 Settembre)
Posta sul confine tra la provincia di Potenza e quella di Bari, la cittadina di Irsina domina la vallata del fiume Bradano. Da visitare è la Cattedrale dell’Assunta (XIII secolo), di cui si possono ammirare la facciata barocca e il campanile a bifore in stile gotico. Al suo interno, degni di nota sono una serie di tele di scuola napoletana del XVI e XVII secolo e una statua in pietra policroma di Sant’Eufemia, attribuita a Mantegna, conservata nella cappella a destra dell’altare maggiore. Interessanti sono la Chiesa del Convento di San Francesco (XII secolo), in cui si possono ammirare affreschi di scuola senese del XIV secolo con raffigurazioni del Redentore, l’Incoronazione di Maria, la Crocifissione e la Resurrezione, e la Chiesa del Purgatorio, al cui interno è presente una bellissima tela raffigurante “Le nozze di Cana”, risalente al 600. Degno di nota per le testimonianze storiche e archeologiche che offre è il Museo Canora, in cui sono esposti vasi arcaici, manufatti preistorici, monete, cimeli e costumi femminili del 700.

GRASSANO: Festa Patronale: Sant’Innocenzo (21 e 24 Settembre)
L’abitato sorge su di un colle, nelle vicinanze del torrente Bilioso, affluente del fiume Bradano. Esso fu sottoposto alla giurisdizione civile dei cavalieri di Malta e a quella penale del Sanseverino e dei Ravertera. Per le vie del centro si possono ammirare antichi palazzi, come il Palazzo Municipale ex Convento dei Frati Minori, nel cui interno sono custoditi affreschi del 1700, e il Palazzo Materi del XVII sec. che è caratterizzato da cornicioni in stile barocco. Di interesse artistico è la chiesa Madre di San Giovanni Battista del XVII sec. in stile barocco, con interno a tre navate, in cui è conservato un prezioso organo intagliato e dorato del 1700. Interessante è anche la chiesa della Madonna del Carmine che conserva al suo interno preziose tele di scuola napoletana, di cui sono riferiti alla Via Crucis.

TRICARICO: Festa Patronale: San Potito (14 gennaio)
Situato su un colle tra la provincia di Matera e quella di Potenza, Tricarico presenta il più suggestivo e importante centro storico di carattere medievale. La sua fama è legata ai natali di Rocco Scotellaro, poeta e studioso dei problemi del Mezzogiorno. Importante per il suo valore artistico è la Cattedrale di Santa Maria Assunta, la cui costruzione è attribuita a Roberto il Guiscardo, attorno al 1061. L’originario stile romanico è scomparso a causa delle numerose ricostruzioni che l’edificio ha subito. Degni di nota sono il bellissimo portale bronzeo, e al suo interno i dipinti di Pietro Antonio Ferro. Nella zona più alta della città si erge il castello normanno (IX-X secolo), con torre cilindrica. Nel 1333 esso fu trasformato nel Convento di Santa Chiara. Nella Chiesa del complesso è possibile ammirare la Cappella del Crocifisso, affrescata dal Ferro.

ACCETTURA: Festa Patronale: San Giuliano (27 gennaio)
Sorta alle pendici del Montepiano, Accettura si estende sul territorio della foresta di Gallipoli Cognato. Interessante è la Chiesa Madre di San Nicola, caratterizzata da una cupola particolare. Al suo interno si possono ammirare una tela del ‘600 raffigurante l Assunta e un dipinto che rappresenta la Madonna col Bambino. Da visitare è la Chiesa di Sant’Antonio, che conserva un reliquario in legno policromo del XVII-XVIII secolo, raffigurante San Giuliano. Nei giorni vicini alla Pentecoste tutti gli anni, nel bosco di Montepiano, si svolge la festa del Maggio, antichissimo rito propiziatorio che rappresenta il matrimonio fra due alberi.

STIGLIANO: Festa Patronale: Sant’Antonio (13 Giugno)
Collocata nelle vicinanze dei monti Serra e Puponero e del bosco Montepiano, la cittadina di Stigliano costituisce un ottimo punto di partenza per interessanti escursioni, oltre ad offrire una visione panoramica della valle del fiume Sauro. Di grande interesse artistico è e la Chiesa Madre dell’Assunta, la cui facciata è barocca e che custodisce un dossale ligneo ed alcuni dipinti del XVI secolo, tra cui un polittico attribuito a Simone da Firenze, e una Sant’Anna con la Vergine e il Bambino di un pittore napoletano dell’inizio del XV secolo. Molto bella è anche la Chiesa di Sant’Antonio che, ristrutturata recentemente, conserva una stupenda facciata seicentesca e al cui interno è possibile ammirare il Crocifisso ligneo del 1600 in grandezza naturale. Artisticamente rilevante è il Convento dei Riformati, attualmente sede del municipio, sul cui chiostro è murato lo stemma comunale con l’immagine di Tullio Ostilio.

GORGOGLIONE: Festa Patronale: Sant’Antonio (13 Giugno)
Nel Bacino del fiume Agri, a circa 800 m.s.l.m. sorge Gorgoglione, centro agricolo rinomato per la lavorazione della pietra locale, le cui origini risalgono al IV secolo a.C., come testimoniano alcuni reperti archeologici rinvenuti in zona e esposti presso il Museo Ridola di Matera. Da vedere la Chiesa Madre dell’Assunta, in origine edificata in stile romanico poi rimaneggiata in stile barocco nel 1500. Nei dintorni sorge il Santuario della Madonna del Pergamo, antico luogo di culto marino, situato a circa 1000 metri di altitudine.

CIRIGLIANO: Festa Patronale: San Giacomo (25 Luglio)
Il piccolo centro, situato su di una collina, è di origine remota e il suo nome sembra sia derivato dal latino Praedium Cerellianum. Nel paese suscita grande ammirazione il palazzo feudale, costruito nel 1593 con torre a base ovoidale, al cui interno particolari sono la porta del salone in legno intagliato ed un orologio situato su colonne. Nel palazzo vi è anche una cappella del XVII sec. in cui sono conservati una cantoria ed un dipinto di Giovanni De Gregorio raffigurante al Madonna col bambino. Interessante è la chiesa Madre dell’Assunta, costruita nel 1500 e restaurata nel 1800, al cui interno si possono ammirare due statue di San Giacomo, una del 1300 e l altra del 1600. Nei dintorni è possibile visitare la cappella della Madonna della Grotta che, scavata nella roccia, si presume sia stata opera di un brigante.

CORLETO PERTICARA: Festa Patronale: San Potito Martire (14 gennaio)
Il paese situato alle spalle di una collina, sorse nel periodo di dominio angioino. Appartenne come feudo alla famiglia Riario, e durante il periodo di dominio borbonico, fu un attivo centro liberale; infatti il 16 agosto 1860 dichiarò decaduta la dinastia borbonica. Nel paese interessante è la Chiesa Madre di Santa Maria Assunta del 1600 di cui si ammira un campanile a due piani, con cupola in stile arabo. L’interno è a tre navate e conserva un coro intarsiato del 1500, altari in marmi policromi, dipinti del pittore Sebastiano Paradiso, alcune statue lignee del 1500 di scuola napoletana e una scheggia di un crocifisso portato durante la seconda Crociata. Non molto lontano dall’abitato si trova il Santuario della ‘Madonna della Stella’, la cui festività ricorre la II domenica di maggio

GUARDIA PERTICARA: Festa Patronale: San Niccolò Magno (9 maggio)
L’abitato è situato sulla sommità di un colle, in posizione dominante la valle del torrente Sauro. Le sue origini sono antiche; fu distrutto dai Saraceni nel X sec. e rimase inabitato per molto tempo. In alcuni documenti longobardi è menzionato col nome di ‘Curtes Porticate’ o ‘Castrum Perticarii’; probabilmente il nome deriva dai latifondi divisi in pertiche che venivano affidate alle famiglie dei coloni. Il suo abitato è caratterizzato da stradine strette, piccoli vicoli e case arroccate le une sulle altre. Nella piazza principale si trova la Chiesa Madre di San Nicola di Bari, ricostruita in seguito alla distruzione del terremoto del 1857. Interessante è la Chiesa di Sant’Antonio che conserva una tela raffigurante l’Annunciazione ed alcune statue raffiguranti Sant’Antonio e l’Addolorata. Nel territorio sono diffuse varie colture agricole quali cereali ed ortaggi.

ALIANO: Festa Patronale: San Luigi Gonzaga (21 giugno)
L’abitato di Aliano è situato su uno sperone argilloso , nel tipico paesaggio dei “Calanchi”, fra il fiume Agri e l’affluente Sauro. Le sue origini sono remote, e le prime citazioni risalgono al 1060 e si presume che Aliano sia stato abitato sin dai tempi di Pirro, infatti il ritrovamento di alcuni reperti appartenenti al periodo ellenistico, oggi custoditi nel museo della Siritide a Policoro, attesterebbero che questo territorio abbia subito l’influsso greco. Il nome di Aliano deriva probabilmente dal latino PRAEDIUM ALIANUM. All’ingresso del paese si trova la casa di Carlo Levi, scrittore e pittore confinato nel periodo fascista dove scrisse il suo libro più famoso, “Cristo si è fermato a Eboli”. Nel racconto, che è una specie di diario in cui descrive il periodo trascorso come confino in Lucania, menziona il paese come Gagliano. Lo scrittore prima della sua morte espresse il desiderio di essere seppellito nel piccolo paese; a Carlo Levi è anche dedicato un museo, in cui sono conservati documenti relativi al periodo di confino, esposti in pannelli sistematici. Nel paese interessante è la Chiesa di San Luigi Gonzaga, dedicata al Santo Patrono, costruita nel XVI sec., nel cui interno sono conservate tele di grande valore, risalenti al periodo 1500-1700, tra cui una tela raffigurante la Madonna col Bambino di scuola bizantina; vi è conservata anche una Croce in argento del 1523 del pittore Giovanni Perticara di Matera.




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